TERZA
PARTE (1993-1996) e la breve reunion del 2007
1993
Durante i
primi mesi dell'anno gli Héroes vanno a Londra per dedicarsi alla registrazione
del loro nuovo album. Negli studi
Gallery, ritornano a contare su Phil Manzanera nelle vesti di produttore. La
composizione dei brani viene fatta in soli quindici giorni, e subito dopo
entrano a registrare nello studio, dopo essersi a mala pena riposati dalla
precedente serie di concerti. Il processo di registrazione, e il miraggio di
quello che sarebbe stato il loro nuovo disco, è realizzato di nuovo negli studi
londinesi Metropolis, che durò fino al mese di marzo.
Una volta
terminata la registrazione, gli Héroes si prendono delle meritate vacanze.
Enrique viaggia a Cuba, Juan viaggia in Galizia e Creta, Joaquín e Pedro
rimangono a riposare a Saragozza.
Nel mese
di aprile, la band si rinchiude nella sala prove per preparare il
tour del nuovo album che non tardò molto ad essere pubblicato. Come
aperitivo di quello che sarà un anno pieno di concerti, a maggio suonano in
Portogallo.
A giugno, esce in maniera simultanea in tutta l'Europa l'atteso disco, chiamato
"El Espiritu del Vino", un doppio LP e CD, preceduto un mese prima
dal singolo "Nuestros Nombres".
Fino al
momento della registrazione de "El Espiritu del Vino", gli Héroes si
erano tenuti a distanza dai dischi super prodotti, cercando in ogni modo di far si che i loro lavori fossero un fedele riflesso di quello che era la band sul palco. Con la
pubblicazione di questo album si vede un cambiamento di criterio e di mentalità, presentandosi come un disco musicalmente complesso, composto da suoni multipli,
sfumature ed arrangiamenti con vari strumenti. Tanto è vero che ritornano
perfino ad introdurre le tastiere in alcuni brani, precisamente l'organo
Hammond ed il piano, registrati dal loro amico Copi. Oltre a questa
collaborazione, anche Phil Manzanera lascia la sua impronta attraverso alcuni
parti di chitarra.
Oltre alla
metodologia applicata durante la registrazione del disco, ci sono
anche cambiamenti in quella che è la composizione e lo stile musicale. Malgrado
tutto il mistero, gli enigmi e l'estetica gotica ed oscura (che sono
già una costante nei testi del gruppo), "El Espiritu del Vino" è un
disco duro e potente; intriso di lirismo, brillantezza e di
luce, con delle chitarre molto più "rock" ed affilate. Inoltre, la maturità
della band risulta palese nel nuovo disco tanto nella musica quanto nei testi
di Enrique, che raccolgono la sua crescente inquietudine per le culture
orientali, nelle quali si addentra attraverso i viaggi e la lettura.
In questa occasione tutto il "mondo" concorda (perfino la stampa più critica) col fatto che "El Espiritu del Vino" non sia solo il miglior disco degli Héroes fino a quel momento, ma anche uno dei migliori della storia della musica spagnola. Nonostante l'opinione dei fans e della stampa specializzata, anni più tardi qualcuno degli Héroes sostenne che il miglior lavoro della band fu "Senderos de Traición", e che "El Espiritu del Vino", al margine dell'illusione immessa nella sua registrazione e dei mezzi disponibili, non fosse il migliore disco del gruppo poiché la stanchezza fisica e mentale nel momento della registrazione, e le conseguenze degli eccessi della tournèe precedente li fecero commettere alcuni errori. Questi errori fanno si che l'album non sia perfetto, come per esempio la durata eccessiva delle canzoni e del disco in generale, ed il scarso feeling tra i membri del gruppo durante la composizione dei brani.
In quanto
alla presentazione grafica del disco, questo fu il culmine di un'estetica
iniziata con “Senda’91”, ideata da Pedro Magro, il cui stile impregnerebbe
l'immagine globale della band e nel quale si continuerebbe a giocare con gli
enigmi ed il simbolismo, essendogli stato concesso di creare un simbolo
diverso per ogni brano dell'album. Oltre al lato puramente estetico, nel libretto del disco sono presenti per la prima volta i testi delle canzoni sia
in castigliano che in inglese, e cio' dimostra la proiezione
internazionale della band
Durante
tutto il secondo semestre dell'anno, gli Héroes realizzano più
di cento concerti tra la
Spagna e l’Europa, ottenendo ovunque
un meritato successo ed un'enorme ripercussione nei differenti paesi
che visitano, suonando in grandi locali all'aperto e negli stadi. Prima di
cominciare la tournèe nell'America latina si prendono alcuni mesi di riposo
approfittando del periodo natalizio.
1994
Il 1994
potrebbe essere considerato l'anno più sfortunato della storia della band. La
prima disgrazia fu quando a gennaio venne a mancare Martin, che fu per molto tempo il road
manager della band, e questo fatto destabilizzo' parecchio il coraggio ed il morale
di tutti. Il 9 marzo Enrique Bunbury partecipa ad un esibizione sorpresa nel
bar saragozzano "La
Estación del Silencio" di proprietà del suo amico
Antonio Estación (bassista dei Niños del Brasil). Questa esibizione fu presentata come il concerto di "Sándalo Pachuli" per evitare eccessive affluenze e mantenere "la sorpresa". Troviamo Bunbury alla voce, Copi, che
collaborò nella registrazione di "El espiritu del vino" alle tastiere
ed Alan Boguslavsky neii cori in alcune canzoni. Interpretano versioni dei
classici di Elvis Presley, John Lennon, David Bowie, Tom Waits e Free.
Ma quell'anno il
decesso di Martin non fu l'unica disgrazia per gli Héroes del
Silencio. In marzo, durante le festività della Settimana Santa, Rafael Ortiz di
Landázuri, fratello di Enrique Bunbury, fu accoltellato in un bar durante una rissa e purtroppo perse la vita. Questo fatto accadde pochi giorni prima di iniziare la tournèe americana, ma il professionismo
della band e Bunbury, in quel momento molto influenzato dalle filosofie
orientali come l’induismo, li fanno proseguire e continuare la loro attività
anche con gli eventuali compromessi.
Finalmente, ad aprile inizia la tanto
attesa tournèe. Al contrario dei tour in Spagna ed Europa, quella americana
consiste in una serie di esibizioni in sale piccole, cominciando dal Messico e
proseguendo in Cile ed Argentina per un totale di venticinque concerti. Se per qualche momento il successo li aveva dato alla testa, la tournèe li fa
ritornare alla realtà poiché in America sono dei perfetti sconosciuti, e si
trovavano in ogni momento nelle stesse condizioni di un qualunque gruppo che
comincia da zero, esibendosi in sale e piccoli locali di capienza non superiore
ai mille posti. Questa tournèe servì, tra le altre cose, per farsi conoscere
in tutta l’America e ad aprirsi al mercato americano, benché la loro
consacrazione in questo continente arrivò solo un anno più tardi.
Alla fine
di giugno il gruppo lascia il nuovo continente per continuare la tournèe in
Europa, e partecipando a diversi festival estivi in Germania e
Finlandia.
Come
ricordo della tournèe più lunga, intensa e di successo di tutta la carriera
degli Héroes fino a quel momento, a Luglio venne pubblicato in edizione
limitata "Héroes del Silencio en directo". In questo box si aggiunge
il video in VHS del concerto celebrato il 16 giugno 1993 nel Palazzo dello
sport di Madrid che fu registrato da "Televisión Española; un libro
con la biografia e i dati delle tournèe del gruppo; ed un Maxi con
versioni dal vivo ed acustiche di "Flor de loto", "Mar
adentro" e "La Herida". L'idea del gruppo era quella di
pubblicare un album dal vivo del concerto del 5 gennaio 1994
a Saragozza, il quale fu registrato, ma con il rilascio dello special box la pubblicazione di questo materiale è stata
cancellata definitivamente. Finalmente, dopo due anni di intenso lavoro tra
la tournèe “Senda ‘91” che si prolungò fino al 1992, la registrazione
e composizione di "El espiritu del Vino" e il tour "El camino
del Exceso” (che occupò gran parte del 1993 e 1994) la band può concedersi un attimo di sosta. Nel mese di agosto ogni
membro del gruppo va in vacanza per conto proprio, ad esempio Enrique Bunbury viaggia in
India e Nepal.
È evidente
che "El espiritu del Vino" sia da considerare come l'album di consacrazione degli Hèroes, arrivando praticamente ad eguagliare il numero di vendite del disco più venduto
della storia del gruppo, "Senderos de traición ", e che il
tour “El camino del Exceso” sancì il lancio definitivo della band verso il
pubblico ed il mercato europeo e sudamericano; e nonostante
l'immenso successo artistico e professionale degli Héroes come gruppo
musicale, le relazioni personali tra i musicisti vanno deteriorandosi sempre di
più.
I due anni di lavoro
senza sosta da quando nel 1992 finirono il tour “Senda 91-92” fino
al 1994 quando finì il tour "El camino del Exceso”, con la registrazione
di un disco in mezzo, finirono per esaurire il gruppo sia
fisicamente che mentalmente. Tutto questo sommato agli eccessi con
le droghe, a tutta la pressione mediatica che circonda il gruppo, alla morte di
Martin e di Rafael, ai problemi e alle discrepanze economiche ed imprenditoriali con
la casa discografica, all'abbandono di Pito (storico manager del gruppo),
ecc.., finiscono per rarefare l'ambiente dentro il gruppo. Di fronte a tutti
questi problemi le possibilità sono due: permettere che tutto ciò
conduca il gruppo alla sua fine o cercare delle soluzioni per poter andare
avanti.
È la
seconda opzione quella che decidono di scegliere. Nel settembre del 1994, dopo
le ferie, i membri del gruppo decidono di praticare una specie di "ritiro
spirituale", isolandosi da tutto il mondo eccetto che da loro stessi,
prima di intraprendere la composizione e la registrazione di un nuovo disco. Su
raccomandazione di un amico di Juan Valdivia, si recano a l’Hospital de
Benasque, un hotel-rifugio di aspetto rustico, ubicato a Pirineo Aragonés
precisamente nelle Llanos del Hospital, nella Valle di
Benasque (Huesca). Approfittando della bassa stagione, gli Héroes del Silencio
si rinchiudono nell’hotel fino alla fine dell’anno, e lì passano due mesi per parlare e risolvere i loro problemi, comporre e registrare materiale
per il futuro album.
1995
Il primo
cambiamento che si produce nella loro dinamica di lavoro è la ricerca di
un nuovo produttore. Il motivo per il quale decidono di prescindere
dai lavori di produzione di Phil Manzanera è la grande amicizia che arriva ad
intavolarsi tra il gruppo e Phil. Questa amicizia ostacola in molte
occasioni le decisioni da prendere di entrambi. Quello che necessitano in
questo momento di cambiamento è qualcuno che li imponga disciplina ed
autorità, e che sappia canalizzare l'energia e il talento della band in una
stessa direzione, dato i grossi dissapori musicali che esistevano ancora tra Juan
Valdivia ed Enrique Bunbury.
Per questo
lavoro si mescolano le carte con nomi del calibro di Bob Rock e Mick Clink, produttori
dei Metallica e Guns N' Roses, ma alla fine si opta per Bob Ezrin, che aveva già lavorato per Lou
Reed, Alice Cooper, Kiss, Peter Gabriel e Pink Floyd.
Il
cambio di produttore non fu l'unico cambiamento che ci fu dentro
l'ambiente degli Héroes. La band chiude le relazioni con l'ufficio di
management 10/diez e con Pito, il loro manager personale che aveva lavorato con
loro sin dagli inizi. Il motivo non fu mai chiarito dal gruppo. Il loro nuovo
manager fu Claire King, una dirigente appartenente alla EMI England.
Perciò,
gli Héroes vanno a Los Angeles per cominciare la registrazione del loro nuovo
disco sotto la direzione del produttore Bob Ezrin e dell'ingegnere del suono
Andrew Jackson. Bob Ezrin consiglia loro di fare un disco di puro rock &
roll, forte, potente, con chitarre aggressive in puro stile Led Zeppelin, Perl
Jam e Cult, e così faranno.
Bob propone alla band di far iniziare il disco con qualcosa di impatto, con qualche sonorità caratteristica
dell’Aragona. Gli Héroes scelgono il suono della Settimana Santa del Bajo Aragón
Turolense, precisamente quello de "Romper la Hora ", proveniente da uno dei nove paesi de la Ruta del
Tambor y el Bombo. Questo suono consiste in un commovente tocco di tamburi e
grancasse che inizia proprio alle 24 della notte tra il giovedì e il
venerdì Sacro, rompendo in quell'istante un rigoroso silenzio conservato fino
ad allora in maniera molto rispettosa. Questo atto si ripete da vari secoli
seguendo una tradizione millenaria ed è molto rappresentativo in tutti i
costumi aragonesi, perfetto per i propositi della band. Gli Héroes del Silencio
per ottenere questo suono si mettono in contatto col Municipio della località
di Híjar, uno dei nove paesi de la Ruta del
Tambor y el Bombo, affinché facciano arrivare a Los Angeles una
registrazione. Deplorevolmente, il Municipio di Híjar li invia un disco in vinile con una registrazione de la "Rompida la Hora " di
pessima qualità, e dunque decidono di optare in altro modo.
Oltre ai
cambi del produttore e del manager gli Héroes cercano nuovo
designer grafico per la realizzazione della copertina ed il libretto del nuovo disco.
In questo modo, tutta l'iconografia e l'immagine creata da Pedro Magro che
aveva illustrato tutti i loro precedenti lavori e che aveva creato un'estetica
personale del gruppo, viene messa da parte ed in questa occasione per il
design si incarica il collettivo Ipsum Planet. Nei mesi di Luglio ed
Agosto, una volta terminato il periodo di registrazione, gli Héroes partecipano
ad alcuni festival in Svizzera e Germania nell'attesa della pubblicazione del
nuovo disco, il quale suppone un ritorno sulla scena dopo un anno di assenza.
Finalmente,
il 18 settembre, contemporaneamente nei 26 paesi del mondo nel quale
verra' pubblicato, esce il nuovo lavoro degli Héroes del Silencio intitolato
"Avalancha." Il nome indica la necessità e la volontà della band di
non rimanere stagnanti, di non ossidarsi e di attuare qualcosa di urgente. La
presentazione si realizza nel Centro Cultural Delicias di Saragozza ed accorrono
inviati speciali dal Messico, Australia, Germania, Italia, Inghilterra e
Svizzera, oltre a gran parte della stampa spagnola, sommando così un totale di
cento giornalisti presenti. L'atto è presieduto da Rafael Gil, presidente della
EMI-Hispavox-Chrysalis. I media e circa trecento fans poterono assistere all'esecuzione dal vivo di sei nuovi pezzi del disco, in
un'esibizione che comincio' con una jam acustica e che si concluse con tutta la
potenza elettrica degli Héroes. Terminata la presentazione, la band si dirige
a La Estación del
Silencio dove i saragozzani Niños del Brasil e Las Novias
gli rendono omaggio.
"Avalancha"
è un album di puro rock & roll chiaramente influenzato da bands americane come Pearl Jam e Soundgarden, traboccante di energia, con chitarre
aggressive, alcune melodie brillanti ed una base ritmica impeccabile, molto più
diretto e cristallino del precedente LP.
Per il
gruppo, il risultato non poté essere migliore, arrivando perfino a confessare che
quella fu la prima volta che si lasciavano produrre da qualcuno. La mano di Bob Ezrin si nota
dall'inizio alla fine del disco. In quanto al design grafico e alla
presentazione del libretto, in questa occasione il gruppo ritorna ad apparire
nella facciata del booklet, riprendendo in questa maniera il concetto di "Senderos de
Traición." All'interno si aggiungono di nuovo i testi delle canzoni sia in
castigliano che in inglese, illustrati con le fotografie realizzate da Joaquín
Cardiel.
La nuova presentazione suppone una fuga degli intensi e sovraccarichi
disegni che illustrarono "Senda ‘91” ed "El espiritu del Vino."
Inoltre, benché Alan Boguslavsky partecipi alla composizione di tutti i brani,
non appare nella copertina dell'album e all'interno del booklet (ma è comunque nominato nei
crediti finali), mantenendo una certa distanza con il resto del gruppo. Qui risulta
evidente che benché il resto della band lo consideri come "il quinto Héroe" non
succede la stessa cosa con la casa discografica. In
questa occasione, per la prima volta nella storia degli Héroes, tutte le
critiche sono favorevoli ed alcuni media arrivano perfino a chiedere
scusa per non avere "trattato bene" in passato i dischi degli Héroes del Silencio.
"Avalancha" è un lavoro perfetto sia per il gruppo che per la stampa e i fans. Il disco raggiunge il doppio platino, superando le 200.000
copie, ed inserisce di diritto gli Héroes fra gli artisti spagnoli di maggior successo. Nonostante tutto, secondo una grossa parte dei fans, il miglior disco della band continua ad essere "El Espiritu del Vino."
Dopo la
pubblicazione e presentazione di "Avalancha", il 25 settembre inizia
la tournèe che porta lo stesso nome del disco, precisamente da Milano. La
Tournèe "Avalancha" è pianificata in maniera
molto più serena e rilassata, avendo determinati giorni di riposo
tra i vari blocchi di concerti, cercando di non ripetere l'amara
esperienza della tournèe precedente. Perciò, dalla fine di Settembre fino alla
fine dell’anno comincia la prima fase dei concerti in Europa, realizzandone
quattordici in locali e piccole sale nella sola Germania, toccando poi alcune
città della Spagna e facendo alcune esibizioni in altri paesi europei come
Italia, Austria, Svizzera, Olanda, Inghilterra, Ungheria, Svezia, Finlandia,
Danimarca, Francia e Belgio. I concerti di "Avalancha" sono compatti,
carichi di potenza, energia e aggressività, ed in essi si fa un percorso di tutti
i brani emblematici della band. Una delle cose più caratteristiche di questa "gira" sono le versioni di pezzi leggendari della storia del rock come
"Paranoid" dei Black Sabbath, "Rock 'n' roll" dei Led
Zeppelin, "The Passenger" di Iggy Pop e "It's only Rock 'n'
roll" dei Rolling Stones, tutte introdotte dentro una sempre più peculiare
ed estesa versione di "Decadencia" che divenne il brano di chiusura dei loro concerti. In alcuni di questi concerti interpretano anche dei
loro pezzi in versione acustica.
A dispetto
del tentativo da parte di tutta la band di prendere le cose con più calma, alla
fine della prima parte della tournèe incominciano a sorgere problemi di ogni
tipo che destabilizzano la tranquillità iniziale. In primo luogo
incominciano ad esserci dei problemi coi rappresentanti della casa discografica
relativi al rinnovamento del contratto. In secondo luogo ci sono alcuni
problemi di salute per alcuni membri del gruppo, Juan Valdivia che soffre di
una tendinite alla mano sinistra e Pedro Andreu che ha problemi di cuore
ed ogni volta si affatica sempre di più. Infine,
dopo il concerto di Siviglia del 5 dicembre, Enrique Bunbury si ritira dal
palco perché qualcuno del pubblico lo stava sputando, è palese che le cose non
sono più le stesse.
A Natale
la band si prende alcune meritate ferie ed Enrique Bunbury ne approfitta per
viaggiare nel sud del Messico e percorrere la
Rotta Maya.
1996
La
situazione della band e le relazioni personali tra i suoi membri ritornano a
deteriorarsi ed incominciano a crescere i dissapori musicali tra Enrique
Bunbury ed il resto della band, specialmente con Juan Valdivia. Bunbury propone
al resto del gruppo di dare un cambio allo stile musicale degli Héroes. A lui
interessano un altro tipo di correnti musicali che stavano incominciando a
sorgere in Europa in quel momento, sentendosi attratto per la nuova musica
elettronica più contundente ed industriale come ad esempio quella dei Kraftwerk degli anni settanta o quella dei Depeche Mode degli anni ottanta. Ad Enrique
interessa il jungle ed il drum 'n' bass di Tricky, Orbital e Massive Attak, e non
gradisce per niente di rimanere ancorato nel rock & roll classico. Ma come
in tutti i tentativi di cambiamento nella musica degli Héroes del Silencio
proposti in precedenza dallo stesso Enrique, anche in questa
occasione ritrova l’opposizione del resto del gruppo, specialmente da parte di Juan
Valdivia più favorevole a mantenere lo spirito tradizionale del rock.
Le
discrepanze musicali tra Juan Valdivia ed Enrique Bunbury provocano un progressivo
distanziamento tra di loro e condizionano l'ambiente intorno alla band.
Inoltre, la crisi di identità che soffriva in quei momenti Enrique Bunbury
gli produce un'insoddisfazione interna ed una demotivazione
professionale. La situazione diventò del tutto insostenibile e dunque gli
Héroes decidono che una volta conclusa la tournèe si prenderanno un periodo di
riposo affinché ognuno porti a termine i propri progetti personali. Per il
momento preferirono non rendere la cosa pubblica .
Per tutto
questo tempo fino alla fine della Tournèe, Enrique Bunbury si mette già a
lavorare per il suo progetto solista, scrivendo testi, componendo canzoni ed
approfittando del tempo di riposo tra un concerto e l’altro per cercare studi
di registrazione dove potere registrare i suoi primi lavori. In questa maniera,
a marzo registra cinque nuovi demos negli studi I.R.S. Records di Los Angeles
ed altri tre negli studi di San Juan di Puerto Rico.
Tra tutti
questi problemi e decisioni interne della band, il tour continua e a metà
aprile viaggiano in Sud America, precisamente in Ecuador, Colombia, Argentina,
Uruguay, Cile e Paraguay, per poi più tardi ritornare di nuovo negli Stati
Uniti. A metà di maggio ritornano in Europa per suonare in alcuni festival
tedeschi e negli studi della Cadena 40 Principales di Madrid, dove registrano
un concerto acustico trasmesso successivamente nelle radio e televisioni.
Agli inizi
di giugno, gli Héroes ritornano in Spagna dove iniziano immediatamente la
seconda parte della tournèe spagnola, che comincia il 1 giugno a Barcellona e
che li porta a Bilbao, Benidorm, Madrid, Saragozza, Teruel, Valladolid, Zamora,
Vigo, La Coruña ,
Orense, Valencia, Cuenca, Malaga, Cordova, Palma di Maiorca, Le Palme,
Tenerife, per finire finalmente il 30
a Mellilla. I concerti di Saragozza e Madrid sono
registrati dalla casa discografica per un possibile disco dal vivo.
A Luglio
lasciano la Spagna e
ritornano a suonare in Europa dove realizzano dei concerti in locali di grossa
capienza in Germania e Svizzera. Ad agosto attraversano di nuovo l'Atlantico
per ritornare nelle terre americane dove tra diverse esibizioni c’è anche
quella al "Monsters of Rock festival" in Brasile (furono i primi a
suonare e condivisero il palco con bands del calibro dei Mercyful Fate,
Biohazard, Helloween, Motorhead, Skid Row ed Iron Maiden).
Finalmente
le voci riguardanti lo scioglimento degli Héroes del Silencio arrivano ai mezzi
di comunicazione e ai fans, in modo che a metà settembre la band decide di
realizzare una conferenza stampa a Lima (Perù), per annunciare in maniera
ufficiale la decisione di uno stop temporaneo di due anni per riposarsi e
dedicarsi alle rispettive vite e progetti solisti, per poi ritornare
freschi e rilassati. La notizia causa un'enorme dispiacere tra i fans
degli Héroes proprio nel miglior momento professionale della band. Dopo avere
dato la notizia, durante il resto della tournèe sud-americana, il gruppo deve
sopportare le continue domande sul loro scioglimento, vedendosi obbligati a
smentire ogni tipo di dicerie sui motivi della futura separazione. Come addio, e
prima di finire il tour, il 28 settembre viene pubblicato un doppio album dal
vivo chiamato "Parasiempre", registrato nei concerti del 7 e 8 giugno a Madrid e Saragozza.
In questo
disco si riassume ciò che fu il tour di "Avalancha", e vengono scelti i
pezzi più emblematici della storia degli Héroes del Silencio, saldando il debito che la band aveva coi suoi fans dalla tournèe “El
camino del Exceso”, nella quale si annullò la pubblicazione di un disco dal
vivo. Si potrebbe dire che "Parasiempre" è il primo disco live degli Héroes fino ad allora, poiché i due lavori dal vivo della band,
"En Directo" edito nel 1989 e "Senda ‘91”, erano
dischi di breve durata e messi in vendita in edizione limitata, i quali erano degli autentici pezzi per collezionisti e alla portata di pochissimi fans. In
quell'occasione ci fu anche un premio per i fans più mattinieri, in quanto con
le prime 10.000 copie di "Parasiempre" fu allegato una
videocassetta (VHS) con frammenti di interviste ed esibizioni della band
durante la tournèe "Avalancha". Il design del libretto e del disco è
realizzato da Ana Ortiz di Landázuri e Joaquín Cardiel.
Perciò,
gli Héroes più preoccupati di portare a termine la tournèe che per la tournèe
in sé, realizzano la loro ultima serie di concerti nel mese di ottobre nelle
città di San Francisco, San Bernardino e Los Angeles. Quest’ultimo concerto
finì prima del tempo a causa di alcune sfortunate
dichiarazioni fatte qualche giorno prima da Enrique Bunbury. La pioggia di
oggetti sul palco fu tale che il concerto venne sospeso mentre la band suonava
il brano "Parasiempre."
LA BREVE REUNION
DEL 2007
Nel 2006
la EMI rimasterizza digitalmente gli album in studio della band, in 4 doppi cd
"ediciones especiales": a detta della EMI, i cd extra avrebbero
dovuto contenere materiale inedito e rarità, in realtà sono composti da canzoni
già pubblicate nelle raccolte precedenti. Unico motivo di interesse sono le
tracce di "En Directo" (pubblicate per la prima volta su cd) e "Senda '91" (già
fuori catalogo da molti anni).
Il 14
febbraio 2007 viene ufficialmente annunciato il ritorno degli Héroes Del
Silencio (per festeggiare il ventesimo anniversario del loro debutto
discografico). Tra settembre e ottobre si è svolto un tour di 10 date (Guetamala,
Buenos Aires, Città Del Messico, Los Angeles, Saragozza, Siviglia, e Valencia).
La novità di questo tour è l'assenza del "quinto eroe" e secondo
chitarrista Alan Boguslavsky, sostituito da Gonzalo Valdivia, fratello di Juan.
Durante lo stesso periodo, la EMI pubblica due boxset di vinili, prodotti
esplicitamente dedicati ai collezionisti e stampati in sole 5000 copie.
Inoltre, vengono pubblicati un doppio cd e un doppio dvd che rendono omaggio all'ultima
tournèe, intitolati entrambi "Tour 2007", il primo
contiene 28 canzoni registrate in Messico ed il secondo invece il concerto
tenutosi a Città del Messico con l'aggiunta di un documentario extra.
Nonostante
il successo e l'entusiasmo generale della Reunion, le possibilità che gli
Héroes del Silencio ritornino a comporre musica e rilasciare un nuovo album in
studio sono molto scarse o pressochè nulle.
Nel
frattempo Enrique Bunbury continua la sua carriera solista (iniziata nel 1996)
che gli ha dato parecchie soddisfazioni in Spagna e nel centro-sud America.
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